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Sinergia

Pace e bene!

Mercoledì noi Guardiani abbiamo fatto lezione di Taiji con il Maestro.

La parola “chiave” della lezione è stata sinergia, ossia l’instaurare un rapporto talmente profondo e armonioso con “l’altro” tanto da diventare un tutt’uno. L’elemento principale di cui si avvale il Maestro come sempre per farci muovere i passi di comprensione e di sperimentazione è la musica: “Come fa un maestro di orchestra a dare i tempi di ciascuno strumento? Ciò è possibile perché creando il vuoto intorno a lui e soprattutto dentro di lui, “spegne” la complessità e numerosità di suoni e con intenzione ponendo l’attenzione del suo ascolto su un particolare strumento, lo dirige per far emergere ed espandere il suo “canto”.

Il maestro d’orchestra entra in sinergia completa con la musica poiché la esprime non solo con la gestualità consona e appropriata del suo corpo, ma l’energia che lui esprime è la musica stessa.

Essere in sinergia con la musica significa diventare dunque musica, esserne un suo strumento, essere un tutt'uno con lei tanto che l'aura ne prende il colore e il profumo.

Mi ricordo che quando ero giovane c'era una discoteca a tre piani e su ogni piano venivano messe tipologie di musiche diverse.

All'epoca non ero ancora maestro, ma col tempo rivalutando tutti gli elementi e soprattutto sperimentando, sono arrivato alla conclusione e posso affermare con certezza che il “suono” ha una sua profumazione particolare. Il suono è vibrazione e le cellule del corpo reagiscono di conseguenza. E di certo non si tratta solo di sudorazione perché musiche ritmate ma di tipo diverso determinavano in sala odorazioni completamente diverse.

Per entrare in sinergia completa con la musica devo comprendere cosa trasmette e per raggiungere tale sintonia devo farla entrare e lasciarla scorrere dentro di me, così che la sua vibrazione mi procuri un’emozione talmente forte e incontenibile che tutto di me la trasmette.

Un altro particolare di quando ero giovane è che non mi capacitavo di come certi esperti di vini riuscissero a percepire in un sorso di vino “la freschezza della rugiada del mattino con un ritorno di frutti di bosco e una ventata di castagne.”: il giorno che sono entrato in sinergia con la musica invece, ho compreso la varietà di sfumature che si cela in ogni pezzo musicale, diventando da quel momento un ricercatore e scopritore delle essenze nascoste in ciascuna musica.

Esprimere la musica è dunque cogliere la sua essenza!”

Tutti questi insegnamenti mi portano a delle conclusioni e constatazioni: fare bene Taiji o meglio praticare “IL TAIJI” esula dalla semplice pratica tecnica di movimenti più o meno significativi. E’ l’arte che accoglie e trasforma le situazioni. Il suo primo insegnamento, l’imparare ad ascoltarsi, permette di accrescere sì la propria percezione interiore e di conseguenza di cogliere particolari e sfumature delle situazioni più complesse esterne, come le relazioni interpersonali, reagendo in modo adeguato alla diversità dei toni di voce, comprendendo lo stato d’animo e il livello dell’energia altrui tramite l’odorazione della pelle (più o meno buona), leggere nella gestualità del corpo messaggi che trasmettono il livello della propria autostima, sicurezza e bellezza interiore.

Se spostiamo ora l’attenzione al mondo dell’arte marziale vera e propria e parliamo in termini marzialisti ecco che saprò reagire in modo consono, semplice, essenziale ed efficacie a un attacco, ascoltando prima e percependo l’entità e la “meccanicità” dell’aggressione.

La legge del Taiji non è quella del mondo di sempre che è convinto che vinca il più forte: la vera forza sta in colui che ascolta e per questo il Taiji è l’arte che sconvolge tutti i parametri ritenuti normali. L’esilità e la debolezza di una donna possono trasformarsi nell’arma più micidiale, poiché accoglie, trasforma a suo favore e rimanda indietro quell’energia che con cattiveria l’ha raggiunta per nuocerle.

Per raggiungere tale maestria occorrono esercizio costante, disciplina interiore e l’applicarsi giornalmente nella pratica: il Taiji non s’impara, si può imparare la sua forma, ma Taiji si diventa e a maggior ragione la difesa personale non può essere insegnata, ma è il risultato dello studio di quest’arte che sa coinvolgere ogni aspetto della vita dell’essere umano. Tutto può essere Taiji, in tutto può esserci il Taiji e noi Guardiani abbiamo fatto questa scelta di vita per comprendere e rendere concrete queste parole.

Pace e bene!

Maestro Laura

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