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Il Kung Fu. L'origine del Monastero

La storia del nostro gruppo affonda le sue radici nel 1998, quando 6 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 23 anni hanno conosciuto il “Centro Studi Arti Olistiche” , un piccolo studio dove si praticavano le discipline orientali. Il responsabile del Centro, il Maestro Lazzarini teneva corsi di vario genere, dalle vibrazioni tibetane, alla prana, alla meditazione, al Taijiquan. E’ stato il primo a portare l’arte marziale cinese a Bolzano, riscontrando all’inizio non poche difficoltà a diffondere un’arte ed una filosofia sconosciuta alla realtà altoatesina. Oggi non si riescono a contare sulle dita delle mani il numero enorme di scuole e corsi di Kung Fu e Taijiquan.Quei 6 ragazzi hanno iniziato quest’avventura un po’ per gioco, un po’ per curiosità, hanno intrapreso un cammino di cui ignoravano assolutamente la meta e le tappe per raggiungerla. Chi vi scrive aveva allora 18 anni: non sapevo quasi nulla del Kung Fu, se non che fosse un’arte marziale cinese. Non ero informata a riguardo, ma il fascino che esercitava su di me era al contrario veramente grande. Per caso la mia strada ha incrociato quella del mio Maestro e da quel giorno è incominciato il cambiamento della mia vita: da semplice ragazza “casa, chiesa e scuola” stavo intraprendendo la Via che mi avrebbe condotto prima a vincere sui tappeti di gara in giro per il mondo come atleta professionista di Kung Fu, poi ad avere una scuola affidatami dal Maestro perché facessi esperienza e crescessi come Maestro ed infine a distaccarmi dai “rumori” del mondo per dedicarmi alla spiritualità come Monaco. Ben lontano mi ha portato quell’incontro e così è stato per i miei compagni, che oggi chiamo fratelli. Ognuno di noi ha intrapreso questo cammino per diversi motivi, chi spinto dal desiderio di conoscere e approfondire l’aspetto dell’energia, chi come me affascinato dalla forza ed esplosività dello Shaolin e dalla morbidezza, eleganza e sinuosità del Taijiquan. Quei 6 ragazzi hanno iniziato a vivere diversamente rispetto gli altri allievi il “corso“ di Kung Fu, trasformandolo passo dopo passo in “per-corso”, perché oltre a frequentare regolarmente, con costanza dedizione e passione le lezioni, trascorrevamo del tempo insieme al termine delle lezioni stesse, ascoltando i racconti e esperienze del nostro Maestro con il suo e condividendo l’esperienze quotidiane. Abbiamo preso in mano il Centro occupandoci della sua manutenzione e delle pulizie, suddividendoci i compiti svolti comunque insieme. Più praticavamo, più sentivamo il bisogno ed il piacere di trascorrere ancora più tempo nella scuola e col nostro Maestro, alimentando così la voglia di crescere sia come atleti che come persone. Parlo di atleti perché anche noi abbiamo apportato uno stravolgimento importante all’interno della scuola: il Taijiquan veniva praticato solo come disciplina per il benessere psicofisico, ma viste le nostre caratteristiche e potenzialità abbiamo deciso di partecipare alle gare, decretando così la nascita dell’associazione sportiva dilettantistica Chinese Shaolin School (oggi Shaolin Temple), che ha iniziato a gareggiare senza pretese e a vincere inaspettatamente. Sono stata la prima del gruppo a prendere la decisione di dedicarmi completamente al Kung Fu, lasciando gli studi universitari e la casa dei miei genitori, trasferendomi definitivamente a casa del Maestro per fare la sua vita ed essere seguita come atleta professionista. Ho così cominciato a vivere il mio Maestro come nell’antichità, non solo come tecnico esperto di Kung Fu ma condividendo con lui e la sua famiglia lo stesso tetto, il cibo a tavola, le situazioni e i problemi quotidiani. La dicitura “Kung Fu tradizionale”, che compariva sui volantini pubblicitari dei corsi voleva trasmettere la diversità del nostro Kung Fu. Per definizione il “tradizionale” prevede tutte le forme create prima del 1986, anno in cui sono state codificate quelle così dette “moderne”. Il nostro “tradizionale” non si riferiva solo all’origine antica delle forme insegnate e praticate, bensì al rapporto di assoluta vicinanza e di totale rispetto (beh almeno ci provavamo!) che si era instaurato col nostro Maestro, non più solo insegnante di tecniche ma guida del percorso che stavamo condividendo. Praticavamo Kung Fu 24 ore su 24, non esagero credetemi, infatti spesso capitava di sognare di fare le forme ( tecniche del Kung Fu) o gli allenamenti. Questo perché lo spirito con cui svolgevamo e svolgiamo le nostre attività esprimeva al meglio quello che è uno dei primi insegnamenti del nostro Maestro: “Ogni gesto, ogni azione è Kung Fu”. Lo spirito di attenzione, cura, rispetto che ci insegnava il Kung Fu veniva applicato così anche alla nostra interiorità, portandoci a correggere e migliorare i nostri punti deboli, proprio come accade quando si allenano le forme e con meticolosità si ripulisce un movimento dalle imperfezioni. Nel 2006, quindi dopo 8 anni di esperienze e di vita condivisa, abbiamo deciso di rendere ufficiale il nostro modo di vivere insieme, fondando una associazione, denominata “La Sorgente di Luce e Amore”.

Articolo a cura del Maestro Laura

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