Come formichine laboriose...
Pace e bene!!!!
Se dovessi paragonare noi Monaci ad un animale in particolare, penserei subito alle formichine laboriose, le quali durante l’estate raccolgono e mettono da parte le scorte necessarie per affrontare l’inverno.
Così noi Monaci ci stiamo adoperando con grande volontà e anche fatica nei lavori che la nostra piccola fattoria richiede. Parlo di fatica perché il nostro numero è inferiore a quello che tutte le faccende richiederebbero per essere svolte nei tempi opportuni.
Ci sono diverse squadre di lavoro: quella della cucina è la più preziosa, perché pensa a sostenere tutti i lavoratori e non solo!
Il nostro orticello ci offre tanti pomodori con i quali stiamo facendo la salsa, i cetrioli vengono messi sotto aceto e con la frutta che ci viene regalata prepariamo tante e tante marmellate buonissime…
Un’altra squadra è impegnata ai mercatini estivi, i quali ci danno grandi soddisfazioni per la partecipazione delle persone, che sorridenti ci augurano tutto il bene per la nostra scelta di vita, sì particolare, sì difficile per molti versi, ma soprattutto umanamente forte e importante per i legami di fratellanza e solidarietà che si creano.
Gli orari sono molto impegnativi e nonostante si ritorni molto tardi, o meglio al mattino prestissimo, la squadra del mercatino non si esime dai lavori e dagli impegni della fattoria: molto presto al mattino (ma sicuramente dopo l’alba) per evitare le ore calde, gli animali alle stalle vengono accuditi e nutriti, i cani portati a passeggio. Poi ci si dedica alla manutenzione, o ai lavori che giorno per giorno si evidenziano e per priorità vengono affrontati. E’ un piacere raccogliere e accatastare con cura la legna per l’inverno e controllare la laboriosità delle nostre api!
Più volte è capitato anche di aiutare, sempre la mattino presto, un contadino nostro vicino a raccogliere i “ballini” di fieno: non è un lavoro leggero, ma sicuramente è emozionante stare sdraiati su un muro di paglia alto tre metri, trasportato dal rimorchio, che passa sotto i rami di quegli alti alberi di acacia pungente che mai si sarebbe pensato di toccare. Tutto ciò da un senso di estrema libertà e il cuore si apre nel vedere i paesaggi che ci circondano da un punto di vista così alto.
Non solo….. perché nonostante gli orari e gli impegni, l’allenamento è sacro per noi Monaci e non ci rinunciamo: ci da sollievo e ci scarica dalle tensioni e dalla stanchezza accumulata, permettendoci di ritornare in “pista” pronti e carichi.
Sono commossa nel vedere i più giovani che nonostante i ritmi molto alti ed intensi, non si tirino indietro e quelli più anziani, che oltre a lavorare, pensano a sostenere quelli più in difficoltà.
Tutti e dico tutti e lo sottolineo più e più volte, PROPRIO TUTTI, dai più giovani ai più anziani del gruppo si stanno prodigando per rendere la nostra scelta di vita sempre più profondamente salda: il gruppo in questo momento di grande lavoro si sta unendo e compattando secondo i principi e i valori di aiuto e sostegno reciproco della nostra fede cristiana.
Le formichine continueranno a lavorare instancabili finché ce ne sarà necessità, per continuare a rendere sempre più concreti i nostri sogni ed aspirazioni.
Pace e bene.
Maestro Laura