Taiji in spiaggia
Ieri sera la consueta lezione di Taiji del martedì ha cambiato scenario e si è svolta sulla spiaggia di Marcelli con lo sfondo spettacolare del Conero e dei colori del tramonto, che tinteggiava il cielo di sfumature tra il rosa e il viola.
L’uscita ha permesso anche a diversi turisti del posto di partecipare alla lezione.
Il Maestro Lazzarini ha dato chiare spiegazioni sulla natura del Taiji, sfatando la moda che lo diffonde solo come movimento lento. Il nostro Maestro non ha interesse ad “accaparrarsi” gli allievi degli altri Maestri e per questo dice le cose come stanno. Avendo più di trent’anni di pratica sulle spalle, ma ancora di più perché divenendo Monaco, ha fatto del Taiji la sua vita, si permette di contestare le mode e l’incompetenza diffusa di tutti coloro che definendosi maestri, lo stanno snaturando, dimenticando e privandolo delle sue origini e dei veri principi che lo caratterizzano.
Per questo ha dato prova della sua validità come arte marziale, dimostrando concretamente alcune semplici applicazioni.
Il Taiji è sì movimento lento e armonioso, importantissimo per la salute psicofisica della persona, ma non si può dimenticare che ogni sua movenza ha un significato preciso a livello energetico e marziale, tanto da portare chi lo pratica anche a sapersi difendere nel momento di bisogno, anche senza aver provato mai le sue applicazioni. Per raggiungere questo livello però, occorre praticare il Taiji con tutti i carismi necessari, con dedizione, costanza, serietà, partendo prima di tutto dall’ascolto del proprio corpo per individuare ed eliminare i blocchi; poi si procede con lo studio delle tecniche fondamentali proprie del Taiji e quelle del Tuei Sho (il combattimento del Taiji), per ricercare la completa fluidità e morbidezza e comprendere cosa comporti ogni singolo movimento.
Lo sfondo veramente stupendo della riviera del Conero, lo sciabordio delle onde del mare, hanno contribuito a rendere la pratica del Taiji molto emozionante, libera, profonda, rompendo quei limiti dati dalle mura di una sala, mettendosi direttamente in contatto con l’energia della natura ed incrementare il livello della propria percezione a livello energetico.
Il Taiji è definito arte, poiché lo compongono tante sfaccettature, le quali però convergono tutte verso un’unica direzione: il dare espressione alla propria natura, alla propria interiorità, per divenire consapevoli delle potenzialità che ogni essere umano riserba dentro di sé.
Pace e bene.
Maestro Laura Perrone