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Il valore della semplicità!


Pace e bene!

La lezione di ieri sera è stata all’insegna dei vecchi ricordi. Visto infatti, che il Maestro è impegnato fuori sede per l’attuazione di un grosso progetto, che sicuramente cambierà la vita in modo radicale a noi Monaci, ne ho approfittato per far assaporare agli allievi una lezione “tradizionale”. Le lezioni infatti, che stiamo facendo col Maestro sono a dir poco straordinarie, fuori dal comune anche per noi Monaci.

I nuovi allievi, ma anche certi Monaci più giovani, hanno vissuto ieri una lezione “vecchio stampo”: il Qi Gong iniziale, svolto molto lentamente, ha aperto le porte dell’ascolto della propria energia, poi lo studio dei fondamentali ed infine l’esecuzione del Taiji le hanno dato espressione.

Perché ciò accada, occorre che i fondamentali siano svolti con accurata attenzione, dedizione e meticolosità: le così dette “vasche” avanti e indietro per la sala (ossia la ripetizione continua di un esercizio per più tempo), che tanto annoiano i neofiti, sono invece di fondamentale importanza. Anch’io, tanti anni fa ormai, ero fra quelli che non le sopportavo, ma il tempo cambia e trasforma le persone: accade spesso che ciò che ieri non era considerato importante, oggi è d'inestimabile valore.

I fondamentali sono piccole opere d’arte, che vanno curate e raffinate fino al raggiungimento della perfezione. Per questo necessitano di un atteggiamento amorevole e appassionato: solo chi mette tali qualità in quello che fa, ottiene straordinari risultati!

Questo tipo di approccio è importantissimo, denota consapevolezza perché ciò che si studia è arte marziale allo stato puro. Dunque il concatenarsi armonioso delle tecniche base da vita a sequenze di difesa e di contrattacco: il Taijiquan!

A tutti parrebbe una danza incantevole ed elegante, ma in realtà è un vero e proprio combattimento contro avversari invisibili. La sua raffinatezza, signorilità, grazia e perfezione traggono in ingannano, facendola apparire agli occhi inesperti come un’arte innocua e a quelli più sfrontati, prepotenti e temerari anche debole ed inoffensiva, ma nel momento di estrema necessità, quando la vita propria o altrui è in serio pericolo, sa essere un’arma fatale.

Quante riflessioni ha fatto nascere la lezione di ieri, nonostante sia stata all’insegna della semplicità, ha avuto dei risvolti molto profondi anche perché il dedicarsi alle tecniche base ha fatto apprezzare ancora di più il lavoro interiore svolto col Maestro, raccogliendo i frutti del proprio impegno. Più passano gli anni, infatti, più mi addentro in me attraverso questo percorso, eliminando maschere menzognere e ritornando alla mia genuinità, più apprezzo il valore della semplicità delle tecniche base, poiché contengono, nonostante la loro singolarità, l’essenza di tutto il Taiji.

Mi appassiono a studiarle perché miglioro la percezione e l’esecuzione di ogni singolo movimento, lavorando in modo specifico sulla coordinazione del mio corpo, perché sia sempre più elegante ed aggraziato, ma anche efficace nei suoi spostamenti.

Il lavoro interiore si specchia nell’espressività della propria corporeità: il corpo è la rappresentazione concreta della salute della propria anima!

Pace e bene!

Maestro Laura

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