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Il silenzio!


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Pace e bene!

Dopo alcuni giorni dedicati completamente a NOI MONACI, oggi ritorno con piacere a scrivere e condividere con Voi le mie emozioni e scoperte.

Ieri durante l’allenamento delle forme ho constatato un cambiamento importantissimo in me.

Ma prima devo fare un passo indietro e spiegare alcuni passaggi della mia vita perché Voi possiate comprendere il valore delle mie parole: prima di essere Monaco e Maestro di Kung Fu, sono stata per anni atleta professionista, gareggiando e vincendo ovunque, sia in Italia che all’estero.

Per prepararmi alla competizione avevo bisogno della musica che ascoltavo sempre in cuffietta: la musica era indispensabile per aiutarmi a trovare quello stato interiore, che mi permettesse di esprimere al meglio la forma che avrei eseguito sul tappeto, sia che fosse Shaolin o Taiji.

Durante la competizione poi quella musica mi accompagnava e risuonava in me, mantenendomi carica energeticamente e dandomi il ritmo delle movenze che eseguivo.

Ma ieri pomeriggio mentre stavo facendo Taiji qualcosa è cambiato: in sala risuonava la musica epica dai toni forti, imponenti, maestosi, tanto da catturare completamente il cuore e girarlo sotto sopra.

I miei compagni e gli allievi si allenavano seguendo le sue note, tutto intorno a me era imperniato di quella potenza coinvolgente e sconvolgente, ma dentro di me invece, c’era per la prima volta uno stato di quiete e di SILENZIO mai provati prima. Il silenzio era talmente tangibile che le mie movenze lo diffondevano, lo percepivo fra le dita delle mani, lo sentivo trasudare dai pori della mia pelle. Ero avvolta in nuvola ovattata, protetta come in una bolla d’acqua creata dal silenzio che io stessa emanavo.

Ero sì vigile a tutto, ma estremamente e piacevolmente vuota, in pace e soprattutto “Silenzio!”.

Non so se è il caso o se il Maestro ha cambiato la lezione in funzione di quelle mie emozioni, che poi ho espresso all’inizio della sua lezione, ma sta di fatto che come le tessere di un mosaico s’incastrano precisamente, così quella mia nuova percezione si è sposata perfettamente con la lezione stessa del Maestro.

E’ stata una lezione dedicata all’ascolto e alla ricerca del silenzio interiore, in particolar modo dovevamo impegnarci ad ascoltare il battito del nostro cuore e il fluire del sangue dentro di noi.

Che ardua impresa, ma è un’esperienza che porta ciascuno a sensibilizzare la propria percezione e a espandere la propria energia tanto da diventare un tutt’uno con quell’ “Energia Superiore” che noi chiamiamo Padre e altri chiamano Universo o Dio.

Quell’ascolto, il riuscire a sentire il battito del proprio cuore apre le porte a quella preghiera che non richiede parole, ma si nutre di silenzio nella perfetta contemplazione delle meraviglie che sottilmente vivono intorno a noi e piacevolmente ci accompagnano in questa vita.

L’uomo che percorre la Via della Perfezione non cammina da solo, il Taiji e la spiritualità inseparabilmente lo affiancano: l’uno alla sua destra, l’altra a sinistra e mano nella mano, passo dopo passo, teneramente lo conducono sempre più verso la scoperta della sua interiorità.

Pace e bene.

Maestro Laura

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