Terra allo specchio!
Pace e bene!
Provo una grande emozione per la lezione che si terrà questa sera, il lavoro iniziato giovedì scorso proseguirà svelando e aprendo porte importanti per la conoscenza di sé.
Certamente non potete comprendere il senso delle mie parole, visto che non Vi ho ancora aggiornato di nulla riguardo a quella lezione.
Intanto sono state prese importanti decisioni: il Maestro per dare maggior qualità al percorso e favorire ulteriormente la ricerca di ciascuno nel prender atto delle maschere che ha indossato durante la propria vita, ha dato un tocco di novità alle lezioni: i gruppi non si susseguiranno come al solito (Terra, Aria, Fuoco e Acqua), ma verrà approfondita la tecnica di un determinato gruppo, finché il lavoro avrà raggiunto obiettivi e risultati evidenti e concreti.
La lezione di giovedì scorso riguardava il gruppo Terra e non è stata certo una passeggiata: ….”Terra allo specchio”, io a tu per tu con la mia anima!
Musica tribale, ritmo che richiama e risveglia antichi istinti, l’uomo emotivo allo stato puro!
Non c’è scampo, lo specchio racconta la verità, il bell’apparire è solo la prima immagine che si manifesta, poi…..
…. poi gli occhi iniziano a vedere in profondità i cumuli di briciole e la polvere nascosti, sedimentati e dimenticati sotto il tappeto della propria volontà difensiva, per non soffrire al ricordo di ciò che ha ferito il cuore.
Per togliere tutte le maschere è necessario ricercare e trovare nel proprio corpo un segno evidente da loro lasciato e scoprire il perché le si è indossate: bisogna andare a fondo anche in quei ricordi della cui esistenza magari non si è nemmeno consapevoli. E’ una ricerca dolorosa e pesante, ma fondamentale affinché ci si possa liberare da quei pesi invisibili che ancora oggi rallentano e bloccano il fluire naturale dell’energia e il movimento morbido e disinvolto del corpo. Finché non si comprende il loro perché, i problemi continueranno ciclicamente a ripresentarsi, destabilizzando il proprio equilibrio, distruggendo tutto il lavoro di costruzione fatto fino a quel momento, ma una volta compreso, allora la maschera sarà svelata e dunque estirpata alla sua radice una volta per tutte.
Troppo influisce la mente sull’uomo: quando agisce senza essere consapevoli delle sue motivazioni, blocca e ghiaccia il corpo in una morsa senza possibilità di scampo. La sensazione è devastante e demoralizzante, è come essere sul ring e subire i colpi senza comprendere da che parte arrivino per quanto sono veloci. Piano piano ci si sente spossati e non si sa più come reagire, a quale appiglio aggrapparsi per dimostrare che dentro di sé c’è la forza, c’è la volontà, c’è quell’istinto che porta ciascuno a lottare per la propria vita, ma non si conosce la via da percorrere per esprimerlo e uscire da quella situazione.
Ma come si tolgono effettivamente le maschere?
Ecco i primi passi da muovere:
1) l’abbandonare la necessità di APPARIRE per ciò che non si è, perché questa è una delle piaghe scatenanti e più micidiali che devastano la spiritualità dell’essere umano. L’uomo per compiacere e farsi accettare mente a se stesso, indossando le famose maschere menzognere che lo snaturano, svuotandolo delle sue emozioni e sentimenti. Cerca di nascondere così quei difetti che lo caratterizzano e lo rendono unico ed irripetibile, ma che purtroppo vive intimamente come problemi che attanagliano e destabilizzano la sua quiete interiore.
2) Altro passo importantissimo è il CREDERE fermamente nel POTERE DELLA TRASFORMAZIONE, ossia di essere in grado in qualsiasi momento di prendere in mano la propria vita e dire: ”BASTA E’ ORA DI CAMBIARE!”. Basta col subire passivamente i ritmi frenetici che alimentano i problemi e sovrastano l’uomo, che deve lavorare per sopravvivere e non sa più che cosa significhi godere degli istanti e delle emozioni che danno valore ed importanza al suo respiro.
Se l’essere umano veramente decide allora è in grado di attuare tutto ciò in cui crede.
3) Il terzo passo è il PERDONO: se ognuno imparasse a perdonare se stesso e gli altri, allora libererebbe il cuore e la testa da inutili pensieri e da quei pesi, che ostacolano e distanziano l’interagire quotidiano con le altre persone. Il perdonare è lasciar andare il passato e vivere il QUI ed ORA, è dare valore al presente come un dono che non è così scontato.
Il perché è così difficile e in certi casi impossibile perdonare trova la sua spiegazione nel fatto che l’uomo ha posto completamente il suo computer di bordo nella testa, ognuno guarda la realtà solo ed esclusivamente con i propri occhi e non ci si sforza di guardarla e comprenderla con gli occhi delle persone coinvolte che vivono una certa situazione, o una difficoltà particolare, o una sconvolgente emozione.
“Pensa col cuore e ama con la testa!”
(cit. Maestro Lazzarini, tratta da “L’Arte della Dislogica”)
questa è la soluzione e l’equilibrio perfetto fra la razionalità e il mondo delle emozioni: se si ama con la testa e si pensa col cuore, allora si riscopre la priorità suprema, che è l’ARMONIA e l’IMMUTABILITA’ dell’AMORE, che costantemente si dona da sé senza aspettarsi nulla in cambio.
E’ inutile essere facili idealisti sul cambiamento del mondo: le tante parole non servono a nulla se non c’è concretezza, se i principi non trovano terra fertile in cui attecchire e germogliare. Per cambiare il mondo di oggi è necessario che prima di tutto ognuno pensi a se stesso, si spogli delle proprie maschere, scoprendo chi si cela veramente davanti allo specchio.
Pace e bene.
Maestro Laura