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Perché?


Pace e bene!

La lezione di BIOENERGETICA EMOZIONALE ieri sera è stata veramente fenomenale!!!!

Ha svelato, infatti, dei PERCHE’ legati alla propria interiorità, che sbloccano, liberano e aprono in modo deciso, potente ed irrevocabile spazi sconosciuti, ma sempre esistiti e presenti ed essenzialmente vitali all’indispensabile ed irrinunciabile scorrere dell’energia dentro e fuori di sé, regalando così incredibile sollievo al cuore e leggerezza alla testa.

Il problema principale è che l’uomo ha smesso di credere nella sua PERFEZIONE: quando nasce, infatti, il neonato è la perfezione stessa, poiché vi è la totale assenza dell’ego mentitore, mentre la piena completezza e purezza di spirito gli permettono di toccare vette così elevate d’integrità, incorruttibilità, innocenza e candore tanto da essere direttamente a contatto con quell’Entità Suprema, che noi Monaci amiamo e a Cui dedichiamo e affidiamo totalmente la nostra vita.

Il percorso che stiamo facendo e in particolare lo stage di Vibrazioni Tibetane di sabato e domenica, ci sta aiutando a distaccarci da quell’apparente ed opprimente importanza verso la materialità, per dedicarci a curare e dare valore inestimabile alla propria interiorità e ai rapporti umani.

La ristrutturazione del nostro Tempio (il corpo – Quan come lo definiscono i tibetani) è difficile: cambiano tutti i punti di riferimento, riemergono sofferenze dimenticate, paure dell’infanzia che sono inspiegabili.

Il comune denominatore di tutto ciò è quella domanda che sin in tenera età ci si pone per capire e comprendere la realtà. Il PERCHE’ permette di svelare tutti gli scheletri nascosti nella propria intimità, di cancellare i punti deboli che evidentemente esposti dall’esplicito atteggiarsi di ognuno, sono facile bersaglio di colori i quali desiderano ferire.

L’ammettere a se stessi invece la propria debolezza, gli errori commessi e anche le sofferenze recate ad altri, diventa il proprio punto di forza: da quel momento la propria correttezza ed incorruttibilità diventano così impeccabili, che rendono l’Uomo impenetrabile a qualsiasi attacco e nessuno potrà più scalfire la corazza di limpidezza, sincerità, onestà che ha deciso risolutamente di vestire.

Il togliere le maschere ci riconduce dunque a quella perfezione iniziale e poi corrotta, persa e dimenticata negli anni.

L’Uomo è una “macchina perfetta”, ma deve continuamente porsi sotto accurata revisione, per recuperare il suo antico vigore e mantenerlo integro.

Ma perché nel momento della nascita si è perfetti?: la risposta sta nel fatto che si è completamente “SUBCONSCIO”, irrazionalità allo stato puro,

VIVA EMOZIONE ,

ENERGIA PURA,

LIMPIDA,

DIROMPENTE,

IRRESISTIBILE,

COINVOLGENTE,

COMMOVENTE,

che i bambini sanno trasmettere con un piccolissimo gesto, con un sorriso, uno sguardo e che purtroppo con la crescita si perdono: è quella stessa energia di cui tanti poeti ne cantano la bellezza e la nostalgia.

Il neonato assorbe tutti gli input dall’esterno, quelli espliciti ma ancor più quelli sottointesi e legati alle emozioni che trapelano e che l’adulto cerca di nascondere. Il bambino assorbe le paure, le incoerenze, i problemi irrisolti, iniziando così un lento procedimento di degradazione della sua bellezza interiore.

Per proteggersi e sopravvivere, per barcamenarsi in questo scorrere continuo di sentimenti, per rimanere in equilibrio sul filo sottile che è la vita, adotta strategie e scappatoie, ma sono semplicemente e puramente maschere che lo trasformano e lo allontanano da se stesso.

Le tecniche che facciamo vanno ad alimentare il passato per farlo emergere e scoprire cosa sin dalla tenera età ci ha condizionato: prendendo atto e affrontando tutto ciò allora inizia l’operazione di risoluzione, di pulizia interiore, di smascheramento e dunque di LIBERAZIONE della propria ANIMA. Le catene invisibili e i pesi opprimenti assumono finalmente chiari connotati e possono dunque essere affrontati e risolti in modo definitivo.

Il puro e vero SUBCONSCIO del neonato si affievolisce di fronte alla razionalità dell’EGO, il quale da così vita alla “MENTE che mente” (tratto da “L’Arte della Dislogica”) e crea precari e fragili castelli di sabbia che crollano alla prima mareggiata.

L’EGO sabota tutto ciò che gli sembra essergli contro ed erige barriere, sbarra porte e cancelli, per tamponare e colmare buchi e avvallamenti creati prima di tutto dalla mancanza di stabilità e limpidezza nei rapporti interpersonali. Come dice il nostro Maestro:

“Non è un buco da chiudere,

ma una porta da aprire.”

(tratto da "Le perle del mio Maestro")

e di porte noi ne stiamo aprendo veramente tante, ma ne basta solo una per dare il LA iniziale e avviare il concerto della propria rinascita spirituale.

Pace e bene.

Maestro Laura

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