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Acqua!

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Pace e bene!

Ieri sera il Gruppo Acqua ha riservato moltissime emozioni, che erano veramente inaspettate.

La presenza di una giovanissima ospite, figlia di una coppia di allievi, ha indirizzato la lezione verso tematiche profonde inerenti l’ambito familiare. Come ho scritto in un post, il gruppo sta crescendo e si sta avvalendo degli interventi dei figli dei nostri iscritti: il cammino del singolo allievo si è espanso e ha coinvolto la famiglia, portando in lezione quelle problematiche che ne condizionano l’equilibrio e l’armonia.

L’argomento che ha dato il LA iniziale alla condivisione intima dei “segreti dell’anima” è stata introdotto dal nostro Maestro, il quale ha posto una semplice domanda: “C’è un qualcosa che non avete ancora mai detto a qualcuno qui presente in sala e vorreste condividerlo questa sera?”

L’idea di fondo che anima le lezioni di Bioenergetica è che se rimane nella testa e nel cuore un pensiero o uno stato d’animo inespressi, questi hanno la capacità di alterare la crescita di chi intraprende “il cammino di liberazione dell’anima”, ossia quel percorso interiore che mette le ali all’anima affinché possa ritornare a volare laddove ha avuto origine.

“Per arrivare a 900 anni,” ha affermato il nostro Maestro, “dobbiamo prima di tutto liberarci da ogni peso, non deve rimanere neanche uno spillo, perché quello spillo potrebbe inceppare i meccanismi fondamentali della nostra crescita. Stiamo facendo un cammino importante e altrettanto importante è aprire i cassetti che contengono quei ricordi di cui forse non abbiamo neppure più memoria. La loro presenza silenziosa però condiziona inesorabilmente il nostro modo di essere e di relazionarci con gli altri: guardate il vostro viso, ogni ruga è un pensiero che avete trattenuto, una sofferenza che non ha avuto ascolto. Il togliersi le vesti, non è la semplice azione materiale, bensì qualcosa che ha molto più valore: è mettere a nudo la propria anima, è l’avere il coraggio di aprire i cassetti della mente e del cuore.”

Siamo convinti che il corpo dell’essere umano abbia la possibilità di rigenerarsi, che la vecchiaia o l’ammalarsi dell’organismo siano solo conseguenze dirette di ferite interiori che non hanno trovato il rimedio che le sani, quali per esempio il riappacificarsi con chi si ama, il perdonare se stessi e gli altri, il manifestare l’amore che spesso rimane inespresso verso i familiari. Infatti, proprio il “Ti voglio bene!” affermato dalla nostra giovane ospite alla sorellina ha scaldato ieri sera il cuore di tutti, più che altro la reazione immediata e dirompente di un pianto liberatorio di colei che si è sentita finalmente riconosciuta come sorella, ha scosso come un terremoto devastante i nostri cuori. A tutti sono scese calde lacrime, ma quelle delle due sorelle si sono suggellate in un abbraccio che rimarrà indelebile in tutti noi per sempre, rendendo la lezione veramente unica ed irrepetibile!

L’Amore è quell’antidoto senza eguali: impariamo a riscoprirne l’efficacia e la potenza!

Pace e bene!

Maestro Laura

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