"L'osservazione!"
Pace e bene!
La lezione di Taiji di martedì sera è stata un grande insegnamento, che se applicato nella quotidianità si rivela una scorciatoia, una soluzione a tanti problemi ed errori.
“La distrazione è un errore,
è mediocrità, è superficialità.
Taiji invece è continua osservazione
e quando lo si riuscirà a praticare come dico io,
l’erba non si piegherà sotto i nostri piedi.
Allora sarà vero Taiji e
si vivrà fino a 900 anni.”
Da quest’affermazione è nata una piacevole conversazione che ha avuto come soggetto l’OSSERVAZIONE.
“Avete mai provato a osservare voi stessi dall’esterno?”
E’ consuetudine del mondo osservare l’operato altrui e non è invece, porre l’attenzione critica sulle proprie azioni e atteggiamenti. L’osservare se stessi dall’esterno ha il potere d’innescare in chi lo attua un cambiamento radicale ed immediato, poiché la conseguente autocorrezione è indice di un’avvenuta presa di consapevolezza di quei limiti ed errori che ostacolano la crescita individuale.
Una persona è superficiale e mediocre, poiché non guarda a se stessa criticamente e quindi non osserva la situazione, non ne valuta la gravità e agisce in modo improprio! Tali persone sono fonte di pericolo, causano danni e vivono una vita in cui accumulano costantemente figuracce.
L’imparare a osservare comporta invece, il saper riconoscere le conseguenze del proprio atteggiamento e delle proprie azioni, diventando così fonte d’esempio, poiché la possibilità di errore si limita drasticamente.
L’osservazione è imparare a cogliere l’attimo e ad agire nel modo opportuno. L’osservazione è il primo passo dunque, per intraprendere il cammino spirituale, che porta all’elevazione dell’essere umano, al distacco dalla superficialità e dalla mediocrità.
Imparando a cogliere l’attimo si lavora su tutti i cinque sensi, affinandoli a tal punto da riuscire a farli lavorare contemporaneamente insieme e raggiungendo così lo sviluppo del sesto senso: la PERCEZIONE! Percepire significa vedere, sentire, gustare, toccare nello stesso istante non solo la fisicità dell’evento ma anche l’aspetto energetico e con quest’ottica globale ne si valutano le conseguenze e si agisce di conseguenza.
E’ dunque il saper cogliere l’attimo che fa la differenza e la vita è il susseguirsi costante di attimi che si legano l’uno all’altro, componendo l’esistenza di ognuno e costellandola di particolarità a seconda del grado di crescita interiore.
E’ un cammino che necessita sicuramente una continua e costante applicazione, per esercitarsi e crescere e il nostro Maestro si è offerto di aiutarci:
“ Per ascoltarvi dentro vi aiuterò io,
ma spetta solo a voi “ascoltarvi fuori!” ”
Pace e bene!
Maestro Laura