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"Ancora una volta...."

Pace e bene!

Ieri sera il nostro Maestro ha condotto una lezione di Taiji che in apparenza sembrava non aver nulla di speciale. Ne ero quasi delusa visto che il martedì e il giovedì sono giorni molto attesi proprio per la grande aspettativa nei confronti delle lezioni di Taiji e di Bioenergetica, che riserbano ogni volta grandi sorprese e fortissime emozioni attraverso la pratica di tecniche mai viste e sperimentate prima.

Però ieri sera la lezione ha imboccato una via lineare, comune: il Maestro ci ha proposto infatti, la semplicissima tecnica di percezione della mano sul viso e poi l’esecuzione del Taiji.

“Tutto qui?”, mi sono sinceramente domandata tra me e me e ho pensato anche a cosa avrei scritto sulla lezione, cosa Vi avrei potuto raccontare.

Ma poi ….

La tecnica di percezione ha invece rivelato un talento: ieri per la prima volta ha partecipato alla lezione la giovane figlia di un nostro iscritto, che pensava di rimanere nell’anonimato più completo, di fare la lezione e poi sgattaiolare via in silenzio, senza nemmeno che qualcuno si accorgesse di lei.

Però al nostro Maestro non sono sfuggite le sue movenze: nel semplice movimento di portare la mano al viso già c’era l’essenza del Taiji.

Così il Maestro mi ha affidato questa giovanissima per iniziarla alle prime movenze della prima forma di Taiji. La sua emozione era talmente forte che non esagero se Vi scrivo che era palpabile, non stava più nella pelle. Per anni si è sentita dire di aver la testa fra le nuvole, quando in verità le sue nuvole erano un mondo incomprensibile agli standard della società odierna.

A partire dal saluto una sferzata d’energia ha percorso tutto il mio corpo, perché ho percepito il netto cambiamento della sua: da frizzante, esuberante e dinamica, quando inizia a fare Taiji si placa in un’immensità infinita di pace, come se tutto intorno a lei non esistesse più.

E’ come se anche il tempo si fermasse per ammirare sì tanta bellezza e perfezione, che si celavano dietro a quelle movenze insicure e tecnicamente imprecise, ma che nonostante tutto rivelano completamente la sua innata potenzialità.

Poi ritorna ad essere la ragazzina con la sua emozione di tredicenne a cui una persona distinta, che incute un certo rispetto le ha rivelato di essere “speciale”: ora solo lei insieme alla sua famiglia possono decidere se abbracciare la via del Taiji per far esplodere le sue caratteristiche o continuare con la vita di sempre.

Mi sento onorata per averle insegnato: sono stata la prima ad aver goduto dell’espressione dei suoi occhi quando “il suo mondo” si è svelato al nostro e la sua energia si è così espansa inglobando dolcemente e in modo disarmante tutto intorno a lei.

Tutto è già in lei in modo perfetto, a noi Monaci spetterebbe solo d’insegnarle la Via, affinché lei impari a canalizzare la sua energia e diventarne così consapevole.

Il nostro Maestro ha visto giusto: anni fa ha provato la stessa emozione con me e Cristina, aveva perso sinceramente la speranza di poter incontrare ancora qualcuno che gli regalasse ancora quelle emozioni e invece …

Ieri sera il Taiji è entrato in sala con le vesti di una ragazzina: non importa quale via sceglierà, è certo che ieri questa giovane ragazza è riuscita a sconvolgere positivamente noi tutti e con silente e riverente ammirazione porteremo sempre nel nostro cuore l’eccezionalità di ciò che ha donato ai nostri occhi e al nostro cuore!

Pace e bene!

Maestro Laura

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