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Iniziamo a volare!


Pace e bene!

La lezione di venerdì sera di Bioenergetica Emozionale continua sull’onda delle emozioni e delle sorprese.

Dopo tanti anni di attesa finalmente il Maestro ha deciso di insegnarci ad intraprendere il viaggio astrale: in questi anni in cui facevamo lezione agli effetti nessuno di noi poteva riuscirci, perché mancavano tessere fondamentali di questo grande mosaico che è appunto il viaggio astrale.

Perché tanta reticenza nell’insegnarci?

Semplice, prima di tutto elargire la conoscenza di certe tecniche è una grande responsabilità, poiché la conoscenza senza consapevolezza è un’arma pericolosissima.

Il cammino intrapreso, per chi ci conosce dall’esterno attrae molto, ma quando si vive in prima persona nascono le grandi difficoltà. Noi Guardiani più anziani siamo rimasti ben 16 anni al fianco del Maestro senza proseguire con l’apprendimento di metodiche nuove, che avrebbero permesso la nostra crescita a livello tecnico. Un Guardiano però non si evidenzia per la sua conoscenza, ma prima di tutto per la sua umiltà, pazienza e resistenza nelle situazioni più difficili. Questi anni sono stati per noi dunque, un vero e proprio addestramento interiore che ci ha segnato profondamente, tanto da trasformarci in persone completamente diverse da quelle che eravamo all’inizio del cammino. Questi anni ci hanno forgiato, insegnandoci il valore di ciò che facciamo e riceviamo: all’inizio del cammino il voler sapere era di vitale importanza, il riuscire ad uscire dal corpo pure, come una bramosia, come un possedere concretamente quelle tecniche. In altre parole più si commetteva l’errore di voler di più meno il Maestro ci dava, più ci avvicinavamo a certe conoscenze e più ci allontanava. Oggi invece la consapevolezza che la conoscenza non è tutto, ma soprattutto che la conoscenza senza consapevolezza è vuota, fa sì che affrontiamo queste tecniche con un approccio completamente diverso, privo di quel desiderio egoistico, apprezzando tutto ciò che viviamo in ogni momento della giornata, come spunto di crescita interiore.

Nei confronti del nostro Maestro non solo proviamo fiducia, ma è un vero affidarsi alla sua persona. Gesù diceva che l’albero buono si vede dai suoi frutti e se in questi anni avessi visto frutti non buoni, sarei sicuramente andata via: quando percorro la Via della Perfezione, per quanto difficile ed impegnativa mi sento bene interiormente, vedo gli effetti positivi, la crescita non solo mia personale ma anche quella dei miei fratelli di riflesso al mio stare bene.

Quando mi allontano dalla Via, perché non riesco ad applicarmi o perché emerge una parte ancora egoistica del mio io, allora mi manca completamente l’energia, mi spengo e appassisco in modo evidente agli occhi più razionali. Allontanarmi dalla Via in altre parole significa non applicare gli insegnamenti del Maestro, insegnamenti semplici ma a dir poco stravolgenti: richiedono sempre la costante volontà di trasformarsi in un essere migliore, limitare e arrivare anche ad annullare la possibilità di errore, il coraggio di esser se stessi diventando per questo veri e propri eroi.

Per ottenere tutto questo ci indica i passi da fare come l’ammettere immediatamente l’errore senza trovare scuse inutili, l’aumentare il livello d’attenzione, l’imparare a radicare, a percepire espandendo la propria energia e dando dunque spazio all’intuizione.

Così con venerdì si è aperto un nuovo capitolo di storia per noi Guardiani, ora il Maestro ci sta fornendo quegli strumenti tecnici per raggiungere concretamente gli obiettivi che insieme ci siamo posti.

L’entusiasmo, la gioia per le emozioni provate e i cambiamenti ulteriori della nostra energia ripagano gli anni di sacrifici fatti: si è aperta una porta grandissima e ora ci attende la Luce!

Pace e bene

Maestro Laura

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