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Emozioni o sensazioni?


Pace e bene!

La settimana che sta per volgersi al suo termine ha messo le ali: è stata ricca d’impegni sia lavorativi giornalieri (il taglio della legna e la cura delle api), che “scolastici” infatti, abbiamo trascorso tutte le sere in lezione. Il Maestro ci ha offerto un appuntamento dietro all’altro in un crescendo di scoperte importanti riguardanti noi stessi e la nostra interiorità.

Martedì sera la lezione di Taiji è stata una vera e propria festa di compleanno, abbiamo festeggiato infatti una delle nostre allieve più giovani eseguendo le forme di Taiji a suon di armoniose ed appassionanti musiche, così da dare espressione ai movimenti e di conseguenza sentirsi completamente coinvolti, avvolti e pervasi dall’onda d’emozioni che scaturiscono dal cuore.

La lezione di Bioenergetica invece ha avuto un doppio appuntamento e per di più consecutivo: mercoledì e giovedì sera il Maestro ci ha proposto un connubio del gruppo terra, aria e fuoco, incentrato sempre sul radicamento e sulla percezione. A dire il vero però inizio a trovar difficoltà nello scrivere il contenuto delle lezioni, perché le parole possono trasmettere solo in parte l’essenza di ciò che stiamo lavorando e di conseguenza non vorrei banalizzarlo o sminuirlo.

Posso però far porre l’attenzione su un punto cruciale valido per ogni essere umano di ogni tempo e ogni dove: viviamo di emozioni o di sensazioni? La nostra vita è una costellazione di emozioni o una lineare sequenza di sensazioni?

La distinzione fra le due è netta: le emozioni sono energia pura mentre le sensazioni sono acquisizioni di dati che cogliamo dalla realtà circostante attraverso i nostri sensi. Le emozioni sconvolgono interiormente e per questo lasciano un segno indelebile, le sensazioni invece passano e si dimenticano facilmente. Le emozioni dunque sono proprie del cuore, le sensazioni della mente.

Ora sta a noi scegliere di cosa vogliamo vivere.

Giornalmente il nostro Maestro sta battagliando anche nella vita di noi Guardiani affinché la nostra attenzione su tale distinzione sia sempre più acuta e si faccia una cernita, fra ciò che dice la mente e ciò che suggerisce invece la voce del cuore.

A proposito di voce, ieri sera le Campane e le Vibrazioni Tibetane hanno riecheggiato nel silenzio della nostra dimora. Come al solito la loro semplicità si contrappone alla potenza che trasmettono, catapultandoci in una mondo completamente diverso da quello che si esperisce quotidianamente: un mondo in cui l’essenzialità del suono penetra, scava e riequilibra l’interiorità.

L’intensità di questa settimana dipende sicuramente dagli effetti del ritiro pasquale: i quattro giorni di silenzio completo, la preghiera costante, l’alimentazione molto semplice, hanno favorito la maturazione di aspetti che sono propri del cuore. Abbiamo cercato di far tacere il più possibile la mente e anche se non siamo ancora così estranei ai suoi giochi, alle sottigliezze e agli intrighi che prepara per metterci con le spalle al muro e avere il controllo della nostra vita, siamo consapevoli di come si comporta e di conseguenza ci attiviamo in strategie alternative per destabilizzarla ed educarla, per essere così i veri protagonisti della nostra vita e dirigerla la dove il nostro cuore suggerisce.

Pace e bene.

Maestro Laura

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