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Più si è piccoli

Pace e bene!

Da queste ultime lezioni di Taijiquan pare che il nostro Maestro voglia dedicare il periodo estivo per trasmettere a tutti noi ed in particolare ai Guardiani donna il principio fondamentale del Taiji:

Più si è piccoli e più si fanno danni.

Più si è minuti e più si è devastanti.

Occorre testa e percezione!

Agli effetti al contrario delle altre lezioni la cui introduzione preannunciava un lavoro personale interiore, ora tutto si basa sulla percezione e sulla sua efficacia, sulla sua utilità, sulla necessità di applicarsi per farla propria ed affinarla in modo tale che nel momento del bisogno naturalmente e spontaneamente si sia in grado di difendersi.

Sempre ricorda a noi Guardiani la scelta di vita fatta e dunque la necessità di dimostrare la nostra diversità, non solo nel comportamento, ma anche nello studio: “Noi non svolgiamo un corso di difesa personale, anche perché non si può ridurre ad un semplice corso l'Arte che trasmette alla perfezione la conoscenza del corpo umano. E' il Taiji che permette di studiare l'arte della difesa, in primis perché stravolge tutti i canoni consueti del combattimento, che si fondano generalmente sul credere che il più forte fisicamente vinca. Non è così: il Taiji insegna che più si è piccoli e più si fanno danni, più si è minuti e più si è devastanti. Il Taiji insegna la morbidezza del corpo e dello spirito e attraverso tale morbidezza la nostra energia si espande. La percezione è per eccellenza l'attivazione a 360° e dunque espansione dei nostri sensi. Chi infatti è una persona contratta, più è concentrata su di sé, pertanto non attenta a ciò che accade intorno a lei e a tutti gli stimoli che sopraggiungono. Una persona contratta non sa come comportarsi nella vita giornaliera poiché blocca tutti i suoi istinti, la sua spontaneità e nel caso estremo di necessità non avrebbe quello “scatto” interiore che nasce dall'impulso della sopravvivenza che le permetterebbe di salvarsi.

Ora vi state avvicinando all'idea di cosa significhi percepire, ma dobbiamo fare un passo alla volta e dunque prima della percezione di per sé dobbiamo curare il saper riconoscere i “segnali” . “

Da questo momento il Maestro ci ha indicato le tecniche fondamentali che sono alla base del cammino della percezione. Il suo intento principale come detto all'inizio del mio scrivere, è quello di infondere ai Monaci donna e alle allieve un punto di vista diverso: il Maestro ha sempre evidenziato e sottolineato il fatto di essere affascinato dalla forza femminile che però le donne non sono in grado di utilizzare perché prima di tutto credono nella loro debolezza fisica e dunque nell'incapacità di affrontare situazioni in cui la forza bruta prende il sopravvento.

Attraverso il Taiji ogni donna è un potenziale “Guerriero”, perché nonostante la sua esilità ha la possibilità di sfruttare a proprio favore la forza di chi l'aggredisce e più la forza dell'aggressore è potente e più l'aggressore si farà male.

Occorre certamente preparazione interiore e tecnica e per questo posso garantire grazie ai miei 17 anni di cammino che il nostro Maestro può fornire tutto ciò in maniera eccellente, trasformando l'insicurezza in consapevolezza delle proprie potenzialità.

Questo è il cammino di noi Guardiani!

Pace e bene!

Maestro Laura

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